Ancelotti: "Lenti e timidi, arrivavamo in ritardo. La statistica mi conforta. Ho un augurio per Milik"

Il nuovo tecnico del Napoli, Carlo Ancelotti, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine della sua gara di esordio sulla panchina azzurra, vinta in casa della Lazio in rimonta per 1-2. "Sono felice di essere tornato in Italia. Oggi siamo stati un po' lenti, ma è l'inizio della stagione. C'era poca intensità in fase offensiva, avevamo impostato la gara per mettere pressione e arrivavamo in ritardo. Anche la costruzione del gioco era un po' timida. Il gol ci ha svegliato dal torpore. Alla fine abbiamo meritato. Dobbiamo crescere e migliorare, i presupposti ci sono. Il gruppo è molto sano, ha fatto una gara di sofferenza ed abbiamo espresso una buona qualità. E' sempre una grande emozione tornare all'Olimpico, è stato il mio stadio anni fa.

La statistica mi conforta, ho vinto più gare qui di quante ne abbia perso, anche da calciatore. Ci tenevo a iniziare bene dopo un periodo estivo un po' travagliato, ma fiducia e ottimismo non sono mai mancati a squadra e società. Meglio Arkadiusz Milik o Andrij Shevchenko? Adesso meglio Milik (ride, ndr). Gli auguro di fare ciò che ha fatto Sheva, un bomber straordinario. Arek non dico che gli somigli, ma come lui è molto presente in area, molto sveglio e farà tanti gol. Il mio rientro in Italia? Napoli è un posto unico per passione e entusiasmo davvero grandi. La squadra, poi, ha ottima qualità, checché se ne dica. Quanto successo in settimana Genova ha condizionato l'umore di tutti, ma è normale. Ci siamo adeguati alla decisione di giocare, ma da italiano dico che l'Italia deve crescere sotto tutti i punti di visti. Emozione nell'affrontare il Milan di Gennaro Gattuso? E' tutto un'emozione. Oggi ho incontrato Simone Inzaghi, il fratello di Pippo; la settimana prossima Gattuso e Paolo Maldini: sono giorni di grandi emozioni...".