Almanacco del Calcio Napoli, stagione 2008-2009

La preparazione precampionato inizia molto presto, in Austria, in vista del torneo Intertoto, al suo ultimo anno. Superati i greci del Panionios (0-1, 1-0) e, nel secondo turno preliminare, gli albanesi del KS Vllaznia (0-3, 5-0) il Napoli accede al primo turno di Coppa UEFA dove incontrerà i portoghesi del Benfica. Il 3-2 dell'andata non serve agli uomini di Reja, battuti per 2-0 a Lisbona. Napoli subito fuori dall'Europa, conquistata dopo 14 anni.

Dal mercato sono intanto arrivati l'attaccante argentino Denis, alla sua seconda esperienza in Italia dopo il Cesena, ma anche i difensori palermitani Aronica e Rinaudo. Arriva il fantasista Russotto in prestito dal Bellinzona, l'esterno destro di centrocampo Maggio, considerato il vero colpo del calciomercato azzurro. Tornano dai prestiti Pià, Amodio e Vitale. Acquistato Blasi a titolo definitivo e rinnovata la comproprietà di Zalayeta con la Juventus.

Il campionato inizia bene, il Napoli è la squadra che esprime il miglior calcio e, nelle prime 10 giornate, lotta addirittura per il primo posto in classifica. Dopo un po' le posizioni iniziano a delinearsi: il Napoli scende in classifica, ma resta sempre in zona Champions, fino alla fine del girone di andata.

A questo punto inizia il calvario: sconfitte su sconfitte portano il Napoli dalle stelle alle stalle, ovvero dalla zona Champions al rischio di un'incredibile retrocessione, non avvenuta (il Napoli non è mai materialmente stato tra le ultime tre) solo grazie ai punti acquisiti nel girone di andata, considerando che è stata la squadra a totalizzare meno punti di tutte le altre da gennaio fino a maggio.

A gennaio è arrivato dall'argentina l'esterno sinistro di attacco Datolo, acquisto che ha scatenato l'ira dei tifosi e della stampa: nulla contro il giocatore, ma al Napoli serviva un uomo d'ordine a centrocampo ed un centravanti prolifico, considerando che Denis e Zalayeta sono stati davvero poco incisivi, come gli stessi Lavezzi ed Hamsik, stanchi e demotivati.

Il panico è iniziato durante la gara di Firenze, persa dal Napoli per 2-1: anche Gianello, considerato terzo portiere, si è infortunato (dopo Iezzo e Navarro) lasciando il posto a Luigi Sepe, 17enne della primavera al suo esordio in Serie A. Insieme a Datolo, infatti, a gennaio è arrivato anche l'ultra 40enne Luca Bucci, svincolato: quasi un record aver impiegato ben 5 portieri in un solo campionato.

Gli infortuni di Gargano e Maggio hanno di certo contribuito ad ampliare quella che si ricorda come una delle più gravi situazioni di crisi del Napoli nella sua storia, di certo la peggiore dell'era De Laurentiis. La situazione ha portato all'esonero dell'allenatore Edy Reja - rimasto in ottimi rapporti con la SSCN - e l'arrivo in panchina dell'ex CT della Nazionale, Roberto Donadoni.

Il cambio di panchina ha giovato al morale, ma i punti arrivati sono stati appena sufficienti per conquistare la salvezza matematica con tre giornate di anticipo, grazie alla vittoria ottenuta in casa sui campioni d'Italia dell'Inter per 1-0, con rete di Zalayeta, come l'anno precedente.

La dice lunga il fatto che, nella fase finale del torneo, si sono messi in luce gli uomini della Serie C, rispolverati da Donadoni: Pià, Bogliacino, Amodio, Grava e Montervino, tutti autori di prestazioni eccezionali. Pià è stato infatti l'uomo goal più prolifico (tra Intertoto, Coppa Italia e campionato) in rapporto al tempo che gli è stato concesso in campo.